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JANNIK SINNER: UN ORGOGLIO ITALIANO

Sinner è un giovane tennista altoatesino che ha appena toccato l’Olimpo del tennis avvicinandosi sempre di più alle leggende di questo sport.

Era già divenuto famoso nel nostro paese, risollevando l’interesse degli italiani per questa disciplina, arrivando alla finale delle ATP Finals di Torino contro il più vincente (e il più discusso) tennista della storia, Novak Djokovic. 

A gennaio, il nostro Sinner è volato a Melbourne (Australia) per giocare il primo Slam dell’anno: l’Australian Open. Secondo le testate giornalistiche sportive era tra i favoriti per la vittoria, ma non il primo, perciò il suo successo è stato abbastanza inaspettato.

Al primo turno, infatti, batte Botic Van de Zandschulp, tennista olandese, senza pietà. Lo stesso farà con Baez, de Jong, Khachanov e Rublev, per poi raggiungere Djokovic in semifinale. Quello che è successo  poi rimane iconico per il tennis italiano: Jannik arriva due set a zero contro Novak, quest’ultimo riesce a sopraffarlo per un soffio al terzo set, ma non c’è storia, Sinner vince l’ultimo set 6/3 e vola alla sua prima finale di Slam.

Contro di lui ci sarà Medvedev, che l’altoatesino aveva già sconfitto nelle ultime finali di altri tornei.




Il 28 Gennaio chiunque in Italia, ha seguito la finale e quindi tutti ne conosciamo l’esito, ma noi ve la vogliamo descrivere comunque.

Al servizio del primo game inizia proprio Sinner che sembra giocare benissimo, ma la galvanizzazione collettiva del suo tifo si placa velocemente: Medvedev vince il primo set. Sinner non sembra a suo agio e questo dà un vantaggio enorme al russo che quindi si porta in vantaggio di due set e sembra che non ci sia speranza per l’Italia. Quando inaspettatamente, all’inizio del terzo set, la situazione si ribalta. Emerge il Sinner che tutti conosciamo, che vince il primo game e poi un altro e un altro ancora, fino ad aggiudicarsi il terzo set. Sicuramente non è ancora finita. Jannik porta i conti in pari con Daniil, che quasi non può crederci. E poi il quinto set decisivo, come dimenticarlo, l’altoatesino ci fa sognare. Vince, anzi, stravince, si butta a terra e il resto è storia.




Questa finale, per chi è esperto di tennis come noi, ci fa tornare alla mente alcune altre iconiche partite degli Slam, che sono diventate leggende dello sport. Come non citare la finale dell’Australian Open del 2022 quando Medvedev si vide sconfiggere allo stesso modo da Rafa Nadal.

Ma analizziamo meglio la tecnica di Sinner: Jannik è un attaccante da fondo, il che significa che il suo gioco si basa su colpi di attacco dalla linea di fondocampo. Giocatori di questo tipo sono Djokovic, Borg o Agassi. Quest’ultimo ha affermato di rivedersi molto nel gioco dell’italiano ed effettivamente hanno un dritto molto simile per tecnica, precisione e potenza.

E’ sicuramente il più forte tennista italiano della storia, ed ha un futuro luminoso davanti a lui che emozionerà l’Italia e il mondo intero.


Ottavia 3C Pietro 3B


p.s. Per i nostri lettori meno esperti vorremmo spiegare cosa si intende per Slam. I tornei ATP di tennis si dividono in varie categorie in base al punteggio assegnato ai  vincitori. Quelli con il punteggio massimo elargito (2000 punti) sono chiamati Slam e sono, in ordine cronologico: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. In pochissimi sono riusciti a vincerli tutti in un solo anno, aggiudicandosi così il Grande Slam.


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