Era l’ormai lontano 19 dicembre 2016 quando il miliardario Donald Trump, magnate del settore immobiliare, venne eletto formalmente presidente di una delle più grandi e potenti nazioni del mondo: gli USA.
Sotto la sua amministrazione gli States uscirono dagli Accordi di Parigi per il Clima, divenne legittimo togliere ai migranti la loro libertà facendoli arrestare e rinchiudere, tagliare le tasse ai più ricchi, far tacere l’OMS per nascondere e insabbiare le mancanze nella gestione del Covid del suo governo. Durante il suo mandato fu inoltre introdotto il provvedimento del “Muslim Ban”, che impediva ai migranti di sette nazioni islamiche considerate “ostili”, di entrare in territorio statunitense.
Per onestà, si può riconoscere a Trump di aver fatto
rientrare i soldati dalla Siria e di aver incontrato il presidente Nordcoreano Kim
Jong-un.
Nel 2019 fu aperta un’inchiesta sul possibile condizionamento da parte dei servizi russi sulle elezioni del 2016, ma non fu possibile dire chiaramente se Trump fosse coinvolto. Sempre nello stesso anno fu avviato un procedimento di Impeachment contro di lui per abuso di Potere e Ostruzione al Congresso per il quale fu poi giudicato innocente. Ed ancora, il movimento dei “Black Lives Matter” che nacque in quegli anni per far fronte ai continui abusi della polizia sulle persone di colore, abusi che portarono all’uccisione di George Floyd. Durante la Pandemia, inoltre, furono sospese tutte le iniziative governative sull’ambiente e fu dato il nulla osta alla caccia dei cuccioli di animali selvatici in Alaska attraverso trappole e metodi non convenzionali. E infine gli eventi del 6 gennaio 2021, quando i sostenitori di Donald Trump assaltarono Capitol Hill incitati dallo stesso presidente, atto che seguì la vittoria di Joe Biden alle elezioni del 2020 e che fu la causa della morte di 5 persone.
Allora, dopo questa lunga lista sembrerà paradossale ciò che sto per dire, eppure, come abbiamo appurato in questi giorni, la corsa verso il secondo mandato di presidenza per Donald Trump è più che mai aperta.
L’ “Economist” scrive che, se Trump vincesse, ciò potrebbe
costituire una minaccia per l’Occidente. Secondo la prestigiosa testata
giornalistica, infatti, una vittoria di Trump incoraggerebbe la Russia ad
espandersi verso gli stati Baltici e la Moldavia e la Cina verso Taiwan.
Non è facile dirlo, forse perché gli Americani lo amano. L’ex presidente è infatti, l’incarnazione del Sogno Americano, è un uomo che è divenuto miliardario attraverso i suoi sforzi e la sua determinazione. E’ ciò che ogni americano ha sempre sognato di essere.
C’è da dire che grosse alternative al suo schieramento
politico non ci sono, Biden ha più di 80 anni e molti dei suoi elettori non ritengono
sia in grado di sostenere un altro mandato.
Nel momento in cui scriviamo questo articolo, alcuni stati si sono pronunciati sulla ineleggibilità di Donald Trump a causa del suo coinvolgimento nei fatti di Capital Hill ed altri stanno valutando l’opportunità. E’ dunque difficile fare pronostici e impossibile sapere in anticipo chi vincerà. Dovremo attendere il 5 novembre 2024, nel frattempo teniamoci informati.
Pietro, 3B
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