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COME CI SENTIAMO VERAMENTE NOI RAGAZZI?

 

Come stiamo?

Beh un adulto penserà. “Ma che domanda è? E’ ovvio che state bene, avete tutto quello che vi serve.”

 Ma se invece questa “regola” non valesse per tutti?

Magari è vero, abbiamo tutte le cose materiali che ci servono o che chiediamo, ma dentro di noi ci sentiamo veramente a posto? Stiamo veramente bene con noi stessi?

 Ecco, da qui ci si divide in due gruppi. Il primo è quello dei ragazzi forti, che affrontano le difficoltà a testa alta, che non si lasciano piegare da niente e nessuno.

Il secondo gruppo, invece, è quello dei ragazzi che, solo in apparenza, appartengono alla prima categoria.

Sono quelli che, quando rivolgi loro la domanda: “Come stai?”, ti rispondono: “Bene” in automatico. Sono quelli che si isolano con la mente, pur stando in gruppo. Sono quelli che, nella loro testa, combattono una guerra ogni giorno e che ogni giorno indossano delle maschere per nascondere i loro veri sentimenti, per paura di quello che potrebbero pensare gli altri se si facessero vedere fragili.

Questi ragazzi, il più delle volte, sono insicuri, sono coloro che si coprono sotto delle vesti troppo grandi per i loro corpi. Sono quelli che si rifugiano in un loro luogo protetto: per alcuni potrebbe essere la musica, per altri il mangiare, per altri ancora la lettura e forse in altri mille mondi.


Il pensiero dei genitori a questo punto potrebbe essere: “Guarda che con noi ti puoi confidare, siamo pur sempre quelli che ti hanno cresciuto”.

Non sanno, in realtà, quanto sia duro aprirsi, anche con persone che ci sono sin dal giorno 0.

Quello che direbbero i ragazzi che si sentono bene con loro stessi, invece, sarà: “Mamma mia, come siete drammatici! Si vede che volete solo attirare l’attenzione!”.

E mentre loro ridono, il peso che i ragazzi insicuri portano addosso, diventa sempre più pesante, fino a schiacciarli.

Alla fine, però, quelle persone che cercano di essere invisibili, che hanno paura del mondo, si rivelano spesso molto simpatiche, dolci, disponibili e con un cuore grande. Bisogna solo dimostrare di meritare la loro fiducia, perché hanno paura che l’altra persona possa prendere il sopravvento e giocare con i loro sentimenti.

Di solito questi sentimenti li provano maggiormente le ragazze, ma non è escluso che anche alcuni ragazzi possano cadere in questa insicurezza. Può essere solo una fase dell’adolescenza, ma fa comunque molto male, causa ansia, stress ed anche crisi di pianto, cose che i ragazzi dagli 11 ai 16/17 anni non si aspetterebbero mai di avere.

Esistono certamente anche forme più gravi di disagio, come quando si cade in depressione e si inizia a pensare che la vita sia inutile, oppure quando si manifestano atteggiamenti autolesionisti.

Per fortuna, però, per la maggior parte dei nostri coetanei, tutto ciò rappresenta soltanto un momento della vita, doloroso, ma forse, per alcuni, necessario per crescere.


 Emma, Aurora e Sofia, classe 2A

 

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