Avete mai pensato a quanti abiti abbiamo nell’armadio che non utilizziamo più? E quando decidiamo di disfarcene la cosa più semplice è gettarli negli appositi cassonetti per far posto ai nuovi acquisti.
Quest’anno il tema della Fast Fashion è entrato nelle classi
terze della scuola secondaria durante la settimana di Educazione Civica, grazie
ad un’iniziativa della Caritas e Legambiente che ci hanno proposto di
approfondire questa tematica con gli studenti per far loro conoscere le gravi
conseguenze ambientali delle vere e proprie discariche di abiti che noi gettiamo
via con troppa leggerezza. Mariangela e Francesca ci hanno inoltre proposto di
organizzare in classe uno SWAP PARTY, una festa dello scambio di abiti o
accessori usati che invece di essere gettati possono avere una nuova vita. L’attività
didattica rientra nel progetto Spazio del Riuso, promosso dalla Caritas con il
contributo di Fondazione Cariverona e il patrocinio del Comune di Jesi.
Questo è stato solo il primo passo di un percorso che man
mano si è arricchito di proposte e attività fino all’evento conclusivo del 17
maggio scorso: una sfilata di moda!
La seconda parte dell’evento, invece, ha visto coinvolti i genitori dei nostri alunni. L’idea è nata durante un incontro con i genitori che aveva per tema “Costruiamo la nostra comunità educante”; dai partecipanti a tale incontro sono arrivate molte idee e proposte concrete a dimostrazione che quando si condivide un obiettivo comune tutto è possibile. La sfilata ci ha dato l’occasione per valorizzare quello che è il punto di forza della nostra scuola: la diversità, della lingua, della cultura, della religione e anche dell’abbigliamento.
Abbiamo ammirato in passerella e in esposizione abiti
provenienti da paesi lontani, presentati dai nostri ragazzi. Inoltre, in
rappresentanza del luogo che ci ospita, si è esibito il gruppo Folk “Colle
del Verdicchio” di Staffolo che ha presentato costumi e danze della
tradizione marchigiana.
Il nostro sentito grazie va al Dirigente Scolastico e a tutti coloro, già citati nell'articolo, che hanno reso
possibile questo evento, ma non dimentichiamo gli addetti al montaggio e smontaggio attrezzature, il fonico e l’Orto del Sorriso che ha offerto una squisita merenda.
Vi aspettiamo il prossimo anno per altre memorabili imprese.
Prof.ssa Greta Scorcelletti
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