Salve a tutti,
oggi scrivo questo articolo per parlarvi della interessantissima attività che abbiamo fatto sulla cultura della legalità.
Ora vi racconto step by step:
prima di tutto ci e’ stato chiesto dalle professoresse alla fine dell’anno scorso di leggere un libro durante l'estate intitolato “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando. In poche parole questo libro racconta la storia di Giovanni Falcone, magistrato italiano che ha combattuto la mafia in Sicilia. Descrive la sua infanzia a Palermo e la sua carriera come magistrato, focalizzandosi sul suo ruolo chiave nel Maxiprocesso contro Cosa Nostra e sulla sua tragica morte nella strage di Capaci del 1992. Poi nelle prime settimane di scuola le quattro terze si sono "mescolate" per fare due attività a classi aperte in due giovedì: la 3C con la 3A e la 3B con 3E. Ci siamo divisi in piccoli gruppi e ci siamo sfidati rispondendo a delle domande: alcune testavano le nostre conoscenze sulla storia di Falcone, altre, invece, ci stimolavano a riflettere su quanto è accaduto. Successivamente abbiamo scritto un messaggio e fatto dei disegni su un cartoncino in classe dedicati a Giovanni Falcone in questo modo abbiamo anche noi il nostro “albero Falcone” come quello che si trova a Palermo, sotto casa del giudice Falcone, sul quale sono stati appesi messaggi, lettere e foto per protestare contro la violenza della mafia. Infine con un cordoncino abbiamo appeso i cartoncini all’albero che si trova di fronte all’ingresso della scuola e questa attività si è conclusa con la premiazione del gruppo vincitore della sfida a classi aperte e la consegna dell'attestato. In questo lavoro a classi aperte abbiamo potuto fare amicizia, lavorare in gruppo, ci siamo divertiti molto ma soprattutto abbiamo capito meglio il concetto di mafia.
Afra

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